venerdì 19 agosto 2011

Schiacciamelo! Top 5+1

Classifica dei momenti in(prescindibili, coraggianti, reprensibili) del Campeggio Stella del Nord Due Zero Undici:

  1. Dite e pensate ciò che volete, ma il momento che chi sta da questa parte dello schermo vorrebbe racchiudere più d'ogni altro dei campeggianti 2011 risulta essere l'elegia di fuochi artificiali. E l'ondata di idiozie - con poco vin brulè sigh - che ne deriva. Dall'isola scema nel mare magnum della spenta cittadinanza ussegliota (sort of) giù agli urletti "cento cento cento", "ohohohohohoh", "mancato mancato mancato" e per il gran finale "beppe (garibaldi) beppe (garibaldi) beppe (garibaldi)" sulle note di un tricolore bianco rosso verde nel cielo ferragostano.
  2. Al secondo posto ci sarebbe quasi quasi la raccomandazione alla Madonna, nella fattispecie quella dell'Assunta che aveva casa nel circondario dell'accampamento. O ancora più realisticamente a quella di Lourdes visto l'ondata di contagi, abrasioni, contusioni eccetera eccetera.
  3. In tema di apparizioni, come non citare l'immensa attenzione riservata al manipolo di trenta villeggianti olgiatesi da grandi leader politici del Novecento e pure indietro? Compagno Ciccio ha avuto più e più volte l'onore di ricevere preziosi consigli da un certo Marx, un cert'altro Fidel, tal Stalin, consigli finalizzati alla conquista in chiave socialista della minuta Usseglio. Piano infine non messo in atto per via di una sfortuna ferita maturata sul campo di battaglia; certamente un sabotaggio del capitale borghese. I restanti sono stati probabilmente più fortunati potendo imparare molto se non moltissimo dalle massime di un ministro venuto dal Nord improvvisatosi cinefilo.
  4. La colonna sonora varia ed eventuale (da Morricone a Van Der Sfroos, senza dimenticare John "countryroadtakemehometotheplaceIbelongwestvirginiamountainmamatakemehomecountryroad" Denver) dovresse essere piaciuta al buon Zalone Checco, ma è certo che tra rutti, peti, starnuti e russate alla grande è stata coperta ed oscurata.
  5. Il wi-fi, stigrancazzi. Come dimenticare una simile comodità che trasgedisce totalmente la regola basilare della lontanaza dalle comodità informatiche, ma riscalda il cuore degli internauti più infervorati che ahimè proprio non riescono a staccare dalla rete.
  6. La montagna che non finisce mai di stupire, l' ondeggiare dei sentieri che squarciano vallate, costoni e laghetti più o meno colorati. Montagna che chiama a sè genti di tutte le risme, giovani e vecchi, francesi ed eterosessuali, marmottoni ed ubriaconi. In camminata, miraccomando, sempre pigolando: torottototorottoto.
Questo è quanto il caldo mi ha concesso di respirare. La responsabilità di epigonare lo scritto di365 giorni fa è stato soddisfatto e con lui si spera il palato dei lettori avidi di questo scritto scritto in terzine e stronzate. A voi il compito di scovare le terzine!!
Baci!

"Ciicciiioooooo. Sono Karl..."

Ronf...ronf...prrrrr

Dopo il falò la cosa più luminosa sono i cessi. Meditate gente!

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