domenica 29 agosto 2010

Satoshi Kon. Aspettaci!

Le 17 e 51. Il 25 Agosto passato. Prima suona, poi vibra. O forse il contrario.
Parliamo certo che sì del tuo cellulare. "E morto Satoshi Kon..."
Si certo manca l'accento, ma...ehi...che notizia mi stai dando, Ste?
Come? Dove? Quando? "L'altroieri, cancro al pancreas... Lo sapeva da mesi, ma ha finito comunque il film e tenuto il silenzio con la stampa. Devi leggere la lettera d'addio..." la pronta risposta.
Il ritorno a casa, poche ore or sono e subito a caccia di dettagli. Ma già i lacrimoni scendono copiosi. Il rammarico? Macchè, persiste da quel 25 Agosto.
Così vieni a sapere della diagnosi il 18 Maggio passato, della lunga malattia terminale, dei tanti che gli sono stati vicini (la moglie, i vertici della Madhouse, i genitori, il personale medico,...) e di quel film instancabilmente portato a termine. Lascito testamentario a questo mondo d'illusi...
Perchè, per un artista, lasciare le cose a metà è terribile. Su due piedi affiora alla mente L'Assedio di Leningrado di Sergio Leone (ora nel cassetto di Tornatore), nonchè Sodoma e Gomorra di Pasolini (ricostruito come sceneggiatura nel documentario La voce di Pasolini). Ma le incompiute sono innumerevoli anche in altri campi. Affiora or ora Kafka e il suo America.
Ritornando invece al regista nipponico ci sarà modo e tempo di ricordarlo nel corso di un articolo di prossima pubblicazione, qui permettetemi brevi cenni personali.
Si diceva sopra che un certo Stefano mi ha telegrafato la notizia, con una certa lungimiranza visto che appunto vacanza=niente internet. Fu proprio lui a segnalarmi i lavori di questo misterioso Kon: dovetti farmi pregare per vederli, perchè a me sti thriller non mi garbano poi molto e poi stavo (sto) troppo con l'immaginario di Miyazaki e dello Studio Ghibli per passare al lato oscuro.
Poi Perfect Blue: malato, intransigente, ma bello, intenso. Poi dodici mesi dopo il resto: Paprika, Tokyo Godfathers e Millenium Actress.
La caccia dei DVD, la canzoncina delle idol (Toki Toki ecc), i bellissimi making of delle edizioni italiane. E poi l'annuncio di Dream Machine, prossimo film del regista, portando avanti con pazienza. Molta. Troppa.
Ma sì, una ritardo nei lavori, proprio come Paprika, scritto e riscritto nella sceneggiatura, disegnato e ridisegnato nello storyboard.
E invece quel maledetto 18 Maggio. Il cancro. La morte.
Mi mancherai...
Ci mancherai.


1 commento:

  1. Non sapevo come buttarlo dentro nel post sopra, ma il saluto ai genitori devo assolutamente conservarlo in un posto al sicuro. Cuore a parte...
    "Non potrò mai dimenticare le prime parole che uscirono dalla bocca di mia madre quando mi vide lì disteso.
    'Mi dispiace tanto, per non averti fatto con un corpo più forte!'.
    Ero completamente senza parole.
    Ho potuto dedicare solo un breve periodo di tempo con i miei genitori, ma era sufficiente. Sapevo che se avessi visto le loro facce, ciò sarebbe sufficiente, e fu davvero così.
    Grazie, Padre, Madre. Sono così felice di essere nato in questo mondo come figlio di voi due. Il mio cuore è pieno di ricordi e di riconoscenza. La felicità è di per sé importante, ma io sono così grato che che voi mi abbiate insegnato ad apprezzare la felicità"

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