venerdì 8 aprile 2011

Supereroi sfigatelli

Cattivo Scott Pilgrim vs the World. Cattivo cattivo: non lo può godere finoinfondo se non hai idea di chi diamine siano questi Bob-Omb. Intendo i dinamitardi poligonali di Super Mario 64. E se non ti emozioni almeno un pochettino all'udire il jingle di Zelda che fa capolino qua e là.
Scott Pilgrim vs the World comunque sia, nella sua edizione fumettosa o in quella cinematografica, è awesome, geniale, genuinamente nerd. Una storiella d'amore tra liceali e capelli tinti, contro malvagi ex (7 in tutto) a suon di vite bonus e monetine da inserire nel cassone di un tipo Street Fighter. Sciccherie gekkissime!
Chi sicuramente si è appassionato allo Scott Pilgrim cartaceo di Bryan O'Malley è il protagonista di Kick Ass: Dave Lizewski cioè Kick Ass, cioè un altro nerd che si improvvisa supereroe (cioè per davvero: 90 $ su Amazon per un costumino ridicolo) tanto per provare a vedere come ci si sente nei panni di Bruce Wayne. Una lotta al crimine cattivissima, dove arti squartati e sangue dei colori dell'arcobaleno coreografano una danza palapabile ma ironicamente condita.
Scott Pilgrim ha un humour più graffiante e la regia di Edgar Wright lo ri-costruisce degnamente, Kick Ass diventa esteticamente rilevante nel sound accuratamente selezionato da Matthew Vaughn. Entrambi fanno grande uso di effetti speciali con lo scopo di restituire su celluloide il piacere tattile della cellulosa, ma è evidente che ambedue le pellicole per quanto divertenti abbiano più di un debito nei confronti dell'originale a fumetti.
Però è altresì evidente che una nuova sottocultura ha fatto breccia nell'immaginario popolare: è quella delle icone carismatiche di videogiochi e fumetti, della nicchia a 8 bit e dei pagliacci della quotidianità. Se gli anni '80 erano gli anni cupi di Watchmen, i novanta son quelli del plasticismo di Street Fighter. Bel cambiamento!
I due filmetti di qui sopra sono figliocci di quest'ultima generazione che a suon di 1UP ha costruito la propria adolescenza e la propria maturità. E se prima o poi ti chiedono tu cosa fai, rispondi così: "gioco a Zelda, Tetris...è una domanda impegnativa". Come farebbe Young Neil, ad un passo dall'estrarre la sua personale Master Sword.


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