giovedì 16 giugno 2011

La bellissima Italia post-referendum...

Arrivi abbastanza tardi, proprio come lo scorso Lunedì quando hai disertato le urne perchè rimasto a dormire fino alle 14.30. C'era da smaltire jet lag e tre giorni di viaggio precedenti.
Nè la mia presenza, nè le mie manifeste intenzioni di voto sarebbero risultate decisive, quindi mi metto l'anima in pace e mi godo il nuovo mondo dipinto dalla stragrande maggioranza degli italiani (inclusi un buon numero di elettori di centrodestra: ma la coerenza dove la avete lasciata?). Acqua a parte che è bene che quaggiù resti di pubblico dominio, la nuova Italia vuole un consiglio dei ministri imputato piuttosto che governativo e sopratutto vuole spendere dozzilioni di euro per importare l'energia dalla Russia. O mi volete dire che voi credete nelle rinnovabili, nella forza del Sole, nella forza del Vento e dei ruscelli? Produciamo energia dalle margheritine?
L'Italia diventerà finalmente un posto bellissimo e le invocazioni di San Francesco diveranno finalmente realtà. Il Sole sorgerà gioiso e fanciullesco ogni dì come a Teletubbilandia, l'acqua diverrà così prorompente da mandare a regime le turbine montuose, ma a valle non strariperà, costruiremo dighe che non si romperanno per incanalarla nelle nostre amene centrali idrolettriche su Alpi e, perdindirindina, Appennini. E il vento? L'Italia sarà costellata da impianti eolici, al Sud la Mafia non succhierà più i fondi della UE per costruirli, mentre elevatissime pale spunteranno sul Colosseo, sulla Torre degli Asinelli, a Pompei, a fianco della Madunina, sorrette dai Bronzi di Riace, tra i clandestini di Lampedusa, sopra la Mole Antonelliana, dalla laguna appena sotto il Ponte dei Sospiri, sulla collina di Redipuglia e pure sull'altopiano di Asiago, sui Frecciarossa e le Costacrociere, nella sala del bunga bunga come a Piazza del Gesù.
C'è quasi da commuoversi, bella questa nuova Italia, favorevole all'abrogazione del "decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare".
Questa illustrazione illustra come diverrà un angolo qualsiasi del nostro amatissimo Paese:


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