sabato 4 settembre 2010

Un altro gioco di M

24 ore dopo l'uscita europea di Metroid Other M per Nintendo Wii. Eviti ancora di scandagliare la stampa italiana che già ha voluto dire la sua. Spaziogay, Gaycollection, Eurogay, Gayvillage, SuperEva. Ehr...
Al netto fanno per ora una media di 8.5 per ItaliaTopGay, l'aggregatore di voti che preferisce la pastasciutta.
Più dettagliatamente, più sbrigativamente, non leggi l'altripensiero, perchè questo gioco già lo hai capito.
Brivido all'annuncio (l'E3 prima dell'ultimo E3), perchè sviluppato da Team Ninja già senza il bel tenebroso Itagaki; ma poi tutto è filato liscio e la visione grafica ti aveva pure convinto sull'ennesimo compremesso tentato tra dueddì e treddì. Che poi è il massimo achievement di Other M, pinzare con lo spiedino tanto l'attitudine yankee dei tre Prime con l'accento claustrofobico dei capostipiti di Intelligent System, e per dare nuova linfa vitale alla serie anche i valori produttivi del Team Ninja: tette, sangue e botolino. Solo che di sangue se ne fa a meno, di botolino pure (Samus ci tiene ad apparire come una bellezza acqua e sapone), e quindi restano solo le tette plastificate all'interno di una tutina aderente. Ecco Zero Suit Samus...
In realtà ti piaceva pure che la serie tornasse tra le mani(che) dei developer nipponici, che quasi quasi potevano pure tentare di essere tornati più migliori degli ammerigghani.



Lo spot usa Live Action. Concerto per pianoforte. Digire maestro bimbominchia. Che poi la biondina adottata è pure sexy. Almeno almeno quanto quella di Echoes.

Poi ti hanno messo in mano quell'oggetto oblungo che hanno l'ardore di chiamare controller e ti sei spuppato la demo dell'E3 scorso.
Ti aspettavi molto, plurime emozioni, ma ridere sonoramente non era tra queste. Una demo che dura 40 minuti contro i cinque in media di un test a Los Angeles trasmette buon umore: che poi a fare i conti sono proprio cinque minuti di gioco effettivo, pad alla mano girato e rigirato in verticale/orizzontale, e i restanti di filmati in CG.
Kojimiano. Del tipo Samus che si ricorda dell'apprendistato all'Accademia Militare, di quando aveva tipo quattordicianni e anzichè iniziare a battere come le proprie coetanee si infilava dentro tute che contraddicevano tutte le norme antifetore e protraspirazione di mamma Geox.
Poi l'arrivo sul nuovo pianeta dimmerda. Perchè? Beh per dare un senso al periodo sabbatico tra Super Metroid e Metroid Fusion. Giusto per sapere: chi ha chiesto un legame tra i due capitoli? Un legame narrativo così spaccamaroni, intendo?


Poi hai giocato e ti sei trovato di fronte un gioco che tra action e TPS diverte pure, nononostante le telecamere fisse, nonostante un certo retrograde sparo automatico, nonostante il classico cervellotico level design della serie (che a tuo avviso a volte è strutturato alla cazzo di cane. Altro che mappe e architettura sopraffina. Ma già, tu non sei un fanboy di Metroid, compatiscititi...). Ma poi a volte devi girare il pad, tenerlo in verticale e sparare in prima persona come nei Metroid Prime: solo che se allora di nemici mica ce ne erano tanti, qui sei sommerso, hai tra le mani il sistema di puntamento più ridicolo dell'emisfero e inoltre manco ti puoi muovere. Per farlo devi regredire alla visuale dietro le spalle, fare due passi e ritrovare il tuo istinto callofdutyano.
Pressochè inesistente, peraltro...

Splendore giappico a più livelli. C(l)iccare per credere.

Critiche già rivolte al gioco in occasione di un precedente hands on, solo riscritte con pessimi vocabili e maldicenti costruzioni sintattiche. Al che lo fai diventare un monito questo post, del tuo Other M-pensiero, della solita incapacità di certa critica specializzata di separare professionalità da fanboysmo nintendaro...
E questo vale pure per il sapido giudizio dei recensori d'oltreoceano...

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