giovedì 21 ottobre 2010

La nostra nona caccia al dragone

La sceneggiatura di Yuji Horii parla di perdita dell'amato/a, di smarrimento degli ideali, di autentica morte e persino dell'affezione che gli esseri umani hanno per le divinità ultraterrene.
Tutte queste tematiche all'interno di un colorato gioco di ruolo che tra barlumi "cartoon" e simpatici motivi di Koichi Sugiyama. In realtà non parliamo del più infimo videogame che l'industria nipponica abbia sfornato, ma del million seller Dragon Quest IX uscito quaggù lo scorso Luglio su Nintendo DS.
Per quanto la struttura della serie sia grosso modo la medesima da vent'anni a questa parte, essa riesce di volta in volta a reinventarsi ad appagare il giocatore, alzare sempre di poco l'asticella della sfida. Chiede impegno e dedizione Dragon Quest IX, ma in cambio è pronto ad omaggiare con una storia ben scritta, ponderata, che non attiene esclusivamente alla salvazione del mondo dalla distruzione meditata da una potente organizzazione (i riferimenti sono casuali, certo che sì), ma ironia della sorte parla delle nostre paure, della nostra fragilità, della nostra incapacità di agire e reagire. In quel mondo fatto di statuine del presepe c'è come uno specchio dell'ansia e del perenne agnosticismo umano.
Di convesso altre serie nipponiche come Tales of e Final Fantasy (per citare le più note) stentano a proporre contenuti nuovi, limitandosi ad imbastire storie di amicizia e coraggio aldilà dei limiti umani che tanto trovano conforto nell'estetica anime e nel prototipo adolescenziale nipponico, e quindi nelle classifiche di vendita, ma sotto sotto si portano a casa sempre critiche a go go, specie dagli appassionati occidentali che succubi delle proposte dell'industria nipponica non lo sono più da almeno un lustro.
Con ciò si vuole spezzare una lancia e di più consigliare tale videogame alla stragrande maggioranza dell'utenza DS: gli appassionati lo troveranno ben più fresco e meno conservatore di molti consimili (basti pensare all'ingessato battle system dei Tales of), i giocatori occasionali troveranno in Dragon Quest IX le caratteristiche salienti della scuola ruolistica nipponica, solo in parte trapiantate nei tanto osannati Pokèmon.


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