domenica 16 gennaio 2011

Il cellulare che ci meritiamo

Ti fermano l'altro giorno e un pò a tradimento e un pò no pretendono di vedere il tuo cellulare.
Premetti: è un cellulare che funziona, che chiama e che manda pure i messaggi, ok?
Agisci: manca nella tasca destra, non è inchiappettato dai guanti.
Mostri. Segue risata, coperta in minima parte da una assordante melodia pop-rock-punk...j-pop.
Segue giustificazione in stile flow charter: rimanda l'interlocutore alla premessa. Segue affronto: andrebbe ospitato in un museo.
Ti sarebbe piaciuto fissare l'espressione tipo dafuck all'udire tale affermazione: sarà per la prossima volta.

Nokia rilascia il modello 3510 nel 2002. Nel 2002 uscì il Gamecube, nel 2006 uscì il Wii con la stessa tecnologia di Gamecube: mai pensato di spedire Wii all'interno di un museo.
Sempre Nokia sempre in quell'anno ne fece pure il modello 3510i a colori. Il primo a colori della casa scandinava. Nel 2002 egli spaccava: compatibilità JAVA, GPRS, Internet WAP, suonerie polifoniche, MMS.
Ora tu hai nella tasca del cappotto l'altro giorno un modello del Nokia 3510i. Preso tra il 2003-2004, affinchè la mamma potesse rompere i coglioni pure aldifuori delle mura domestiche, nonchè come device per chiamare i numeri d'emergenza (per qualche mese pure registrati in rubrica, segue risata, segue cancellazione), allora te la tiravi abbastanza per avere un cellulare a colori, laddove tutti giravano con il 3310. Parimenti quest'ultimi ti sbeffeggiavano perchè non potevi giocare a Snake, ma solo a un Pilotwings venuto male e una specie di tennis con racchette svolazzanti. Grazie al cielo non giochi più a queste sottospecie di videogiochi.
Nel 2009 dopo svariati anni di servizio e nessun problema ravvisato, muore la batteria. Cioè dura sempre meno e quindi ti metti alla ricerca di una sostitutiva. L'unica che trovi sta su Ebay, è di terze parti e fa cagare al cazzo. Costo: meno di dieci euro. Attualmente equipaggiata.
Non molti mesi prima si inizia a ravvisare un inciampo nell'impianto audio: spegnendo il telefono, alla riaccensione il sonoro non ricompare. E comunque mentre si telefona si sente assai basso. Non vuoi credere che si tratti del tuo impianto uditivo, benchè abbia oltre vent'anni alle spalle.
Ma no, non metto il mio padiglione auricolare in un museo.

Qualche giorno prima dell'altro giorno. Metropolitana milanese. L'ennesimo sfottò al tuo soldatino della Guerra dei Trent'anni. Questa volta diretto da chi magna la scocca esterna di un telefono a conchiglia (già, come la gente normale consuma i tappi delle penne. Specie se gli sono state prestate) o non è in grado di configurarsi con la tastiera di un Motorola. Segue regalo di un cellulare Nokia, pare attualmente di buona salute.
Riveli, qualche giorno prima dell'altro giorno, l'intenzione di premiare la costanza con un nuovo apparecchio cellulare, teoricamente di matrice Nokia, tipo una roba del genere. Budget ipotetico: 300 euro.
Segue sguardo malevolo. Ma come, tu che hai cambiato tre-quattro cellulari alla fine non sei andata a spendere una simile cifra? Segue risposta confusa.

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