sabato 22 gennaio 2011

Settimana Incom da dimenticare...

Novella 2000 di questa settimana dedica la prima pagina del noto giornale di cronaca rosa ai festini di Berlusconi e delle sue amichette/concubine/frequentatrici/escort. Nel tondo l'attuale presidente del consiglio e incollate vicine vicine le Ruby, le Noemi, le Minetti, eccetera eccetera. Titolone: "Berlusconi. Tutte fidanzate?".
L'Espresso, noto settimanale della sinistra liberale fondato nel 1956 da Eugenio Scalfari, con il quale hai una relazione complicata dall'estate scorsa, sceglie per il numero più recente un fotomontaggio con un Berlusconi posticcio semisdraiato su un divanetto, Ruby sulle sue ginocchia e nella reggia di Arcore altre avvenenti ragazze. Titolone anche qui: "Arcore by night".
Notate somiglianze? Sembra proprio che i due rotocalchi, esponenzialmente distanti per argomenti trattati e taglio giornalistico, dedichino la prima pagina al medesimo argomento e si ingegnino per ottenere raffigurazione quantomeno similari. Casualità?
Al che viene da pensare che l'attuale clima teso e nervoso dell'Italia intera sia tale non per una effettiva degenerazione della classe politica (fermo restando che praticare incontri sessuali a pagamento non sia il massimo esempio di moralità), quanto piuttosto per via di un discorso giornalistico che scambia la politica, cioè il dibattito sui problemi del paese e le possibili soluzioni, con il sano gossip. Quello da sfogliarsi sotto il solleone della riviera romagnola.
E bizzarro perdipiù notare come siano proprio quei giornali sempre pronti a stigmatizzare la vacua retorica di una politica costruita su strilli anzichè su confronti di idee, i primi ad indagare e ad entrare nei dettagli di cosa succede a quei meeting/cene/incontri/divertissements/festini, scadendo nel bieco elenco di riti sessuali dai nomi esotici. Al solito: alla povertà di idee politiche ecco scendere in campo il quarto potere per chiedere le dimissioni del governo. Si parla di lealtà, di promesse elettorali, e poi si cerca la liquidazione con scandali sessuali?
Leggere i quotidiani dell'ultima settimana, dal Corriere al Manifesto, da Libero a Repubblica, si avverte la fitta allo stomaco data da un giornalismo bieco e insofferente, attaccato a dibattiti inconsistenti. Che ora pubblica nomi, cognomi e numeri di telefono di queste ragazze, fanculo alla privacy, fanculo alla dignità della persona, fanculo alle indagini della magistratura...
Duole constatare di quanto all'opinione pubblica interessi davvero queste questioni, di come si appassioni di bunga bunga, gemelline procaci e squallide intercettazioni. Di come anche le persone più intelligenti con cui hai a che fare, quelle con una pulsante passione politica si attacchino a simili argomenti, plaudano le telefonate battute di Vergassola a Parla con Me, il salace battutare di Santoro (Annozero), il tronfio Floris rigettare una telefonata di Berlusconi durante Ballarò...
E dire che di argomenti di cui discutere la politica italiana ce ne sta offrendo di ogni tipo: dal centocinquantenario dell'Unità d'Italia alla posizione della Corte Costituzionale in merito al Legittimo Impedimento (sentenza discutibile...), dalla deroga al contratto nazionale per gli operai di Mirafiori all'imminente discussione sul Federalismo Municipale. Tutta questa roba da intellighenzia dove è andata a finire? Oscura nota a margine di un intervista con Mora, Fede, Minetti, Ruby? Trascurata in virtù di doppisensi e passioni sessuale di un settantenne con problemi di prostata?

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