lunedì 19 aprile 2010

Quello che i vulcani non dicono

E' in momenti come questi che ti rivolgi alla scienza e da loro pretendi spiegazioni. Ma già lo scorso Venerdì gli ingegneri del circondario apparentemente non sapevano rispondere all'annosa questione. Diamine, com'è che un vulcano in Islanda, in Islanda, possa paralizzare l'intera Europa? Dove è la scienza quando serve: possibile che i matematicus purus non riescano ad arginare un'eruzione vulcanica? In Islanda, in quella terra dimenticata da tutti, dai loro abitanti, dai folletti emigrati su barconi di fortuna e in semi clandestinità alla volta della più rigogliosa Groenlandia. Ecco...
Il Vesuv...ehr, l'Etna erutta ogni fottuto giorno, ma non ha mai rotto il cazzo a nessuno, anzi, ecce homo, è un validissimo sussidio ai braccianti meridionali, che possono permettersi anche il lusso di attendere che un cumulo di sassi fertilizzi i loro campi.
Cioè la Svezia ha chiuso per 48 h il suo spazio aereo, del tipo che se un piccione viaggiatore avesse solo e soltanto maturato l'idea di nidificare su una delle trecentomila isolette nel Mar Baltico avrebbe ricevuto di certo un colpo di cannone, uno di quelli avanzati dall'unico momento storico significativo di questo paese, la Guerra dei Trent'Anni. E poi dai, un paese che trascorre 364 giorni l'anno a discutere su chi sia il più meritevole scienziato dell'anno. Se non è perdita di tempo...
Questa è una feroce dichiarazione verso questi scienziati che stanno a cincischiare nei sotterranei di Ginevra aspettando lo scontro di due particelle, che certamente non esistono. Pensate bene a come rimediare a questo disastro da voi provocato, che ora rischia di ripercuotersi sull'Autore. Proprio nel pomeriggio ha ricevuto questa mail da un rivenditore di Ebay: "I would really appreciate it if you would allow more time for it to arrive due to the current situation with airport closures because of the Icelandic volcano eruption. Thank you!".
15 giorni di tempo per rimettere in sesto il servizio postale di sua Maestà britannica. Non uno di più.
Ipotetico condono a chi riesce a pronunciare il nome del mostro di lava, tal Eyjafjollajokull, senza mordersi la lingua biforcuta...


Lo sa, caro signor Eyjafjollajokull, cosa è in via di combinare?

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