giovedì 11 marzo 2010

Giorno di graditi ritorni

Nel caos delle liste elettorali, nelle due settimane pre-regionali (alle quali lo Stato ha invocato il sostegno dell'Autore), nelle due settimane maanchequalchegiornoinmeno che separano dall'esaminazione en langue francais, nella bagarre (qulcuno ha preso a cuore l'espressione) degli ultimissimi giorni. Nella, insomma, ordinaria amministrazione italica (o forse lo è diventata nell'ultimo anno?) e studentesca, due fatti assai inattesi irrompono nel panorama mediatico, contentando in larga misura lo spirito democratico di chi imbratta a queste latitudini.
La novità, metto le mani avanti, non è il fatto che il sottoscritto stamane (dopo mesi, facciamo secoli) compra nuovamente La Repubblica. E non è nemmeno che riesce a leggerla con un certo gusto, anche le frecciatine sul legittimo impedimento, anche le divagazioni sul camerata La Russa che "pesta a sangue, con manganello, e fa bere olio di ricino" a quel timido, minuto, giornalista freelance, che innocentemente chiedeva di Berlusconi cosa diamine facesse Bertolaso, se è corrotto, se piglia tangenti, se salva le liste. Più o meno come Davide contro Golia, questo Presidente del Consiglio (a...a...abbronzatissimo) che non cede a Carlomagno, cristianissimo imperatore. Ora non è modo di malmenare un giornalista (no dai, nemmeno in colui che ribolle sangue di romanissimo ardor), ma non è nemmeno il caso di vomitare domande bando alle ciance e ai formalismi.

Comunque, comunque: la vera notizia è che Mentana ritorna sullo schermo. Anzi ci è già tornato. Ma ehi siamo in periodo prelettorale, dove la televisione (Minzolini e TG1 eccetto, cioè guardatevi sta parodia) a causa di una certa "interpretazione" del regolamento RAI non può informare i cittadini su cosa andranno a barrare a fine Marzo. Mah...
Comunque Mentana, lui stesso, se ne è venuto fuori con una idea geniale e la ha esposta in una lettera personale a De Bortoli: "Caro direttore, c'è un'occasione da non perdere per chi ama l'informazione. La vogliamo cogliere insieme?". Poi getta lo sguardo alle trasmissioni pollaio: "Il giornalismo libero e l'opinione pubblica possono confrontare, ad esempio, Formigoni e Penati, la Bresso e Cota, la Bonino e la Polverini, unici possibili vincitori nelle loro regioni. In tv no, è vietato, al massimo ci potranno essere delle pletoriche tribune politiche, o le dichiarazioni in pillole cui saranno costretti i tg." Da qui la genialata: "Tutte quelle trasmissioni che adesso sono vietate in tv possono andare in onda ogni giorno, fino alla data delle elezioni, attraverso Internet. E allora la sfida è questa: facciamolo noi un programma libero e rispettoso solo dei doveri e dell'interesse giornalistico, con la grande credibilità e autorevolezza del Corriere della sera, con il fresco e meritato successo del suo sito, e — più in piccolo — con quel che ancora credo di poter fare, dopo quest'annetto di pausa ristoratrice." Il risultato lo trovate a questo indirizzo, con un confronto tra La Russa e Letta, sbilanciato verso il primo, che parla, sparla, parla (per quanto Rizzo e Stella lo incalzino più volte, ma questi scrivono, mica parlano in pubblico. Sono dei pulcini per certi versi nel pollaio via canone).
Emerge difatti la vera novità propugnata da Internet, non solo una assoluta libertà (indirizzata dalla " grande credibilità e autorevolezza del Corriere della sera"), ma anche la possibilità per ognuno di "seguirlo in diretta o all'ora che vuole". Emerge con prepotenza, grazie al talento giornalistico di Mentana, quella sotterranea rivoluzione che rivendica la piattaforma internet come ruolo di aggregazione, di condivisione di informazioni: certo nei ranghi di un preteso formalismo, mica che si vogliano equiparare gli sproloqui domenicali di Scalfari al tweet di Franceschini.

Senza scostarci poi di molto, riportiamo la valida notizia, che trapela sempre da Repubblica, secondo cui l'autore satirico Corrado Guzzanti è ormai prossimo a firmare con Sky per realizzare un programma a partire da Settembre. Il comico romano prenderebbe il posto che fu del Fiorello Show, elaborando un programma fortemente votato alla sperimentazione: "senza l'ansia e i condizionamenti dell'Auditel" fanno sapere gli scagnozzi di Murdoch. Voci dicono che riprenderebbe le tematiche dello spettacolo teatrale Recital (chicca su Tremonti), ma la speranza è di vedere nuove incursioni in simil-fiction come avvenuto per Fascisti su Marte: formalmente legato al programma della Dandini Parla con me, negli ultimi due anni si è fatto vedere con una macchietta su Prodi (riproposta pi e più volte), che per quanto divertente nel profilo generale, in realtà è assai blanda.
Corrado Guzzanti. Torna in televisione. Su Sky. Beh, ottimo: finalmente qualcosa di sinistra. Ehr...

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