martedì 6 luglio 2010

Fatti e strafatti: Nagoshi-san

La domanda del giorno è come si vestiva Toshihiro Nagoshi quando sviluppava la versione arcade di Super Monkey Ball? O quando deliberava sui lisergici partygames all'interno di Super Monkey Ball 2? O anche quando si infilava per i cunicoli sci-fi di F-Zero GX?
Una maschera a coprirgli gli occhi quando convertiva Spikeout per Xbox, poco ma sicuro.
La domanda nasce perchè il buon impiegato Sega da quando segue la serie Yakuza (Ryu ga Gotoku) si è intamarrito di brutto, atteggiandosi a playboy del mount Fuji. Il suo stilista personale, che fonti ignote vogliono sia Yu Suzuki (poveretto!), ammette che la superstar del game design da qualche anno va matto per tutto ciò che un nerd/otaku pnon uò permettersi, visto il suo fisico flaccido. E così anche per conto loro fa conquista e fa sue milioni e milioni di idol, con la scusa del concorso per fighe digitali del futuro episodio della serie. Aperte le selezioni per Yakuza 2043.
Seguiamo quindi il percorso di customizzazione della nostra rockstar, il più stiloso game designer dopo Gabe Newell e ben dopo Tomunobu Itagaki che dopo l'ultima palpeggiata alla collega in Tecmo è decisamente decaduto dall'olimpo di quelli fighi della game industry.




Prima: il game designer impegnato della Sega in epoca Dreamcast. Visibilmente oberato di lavoro, vagamente lettore di Tolstoj come Mizuguchi, orgoglioso di posare accanto a una scimmia implasticata.

Si, gli ho autografato na tetta. E allora?
Io, che nerd non sono, posso anche permettermi di dire che sono flaccide quelle d'esta cozza.


Ultimo stadio: Nagoshimon. Qui con le sue puttanelle di punta. Esatto, mica ne ha solo una, come Leopold Stotch detto Butters.

Notizia del giorno. Black Panther Yakuza, il primo titolo della serie a uscire su PSP, si garantirà una bella limited edition, di quelle che i jappi hanno e noi proviamo ma nullanulla. Il nome è tutto un programma: Toshihiro Nagoshi Produce Premium Box. Eggià, in onore di sua tamarrosità, un cofanetto autografato, una copia del gioco, un astuccio per la console, un panno pulisciocchiali o qualcosa del genere e l'UMD Music di Muppet dei Rize, forse il brano nippo-metal che apre il videogame.
Questo simulacro del collezionismo scolpito a propria effige non è certo l'ultimo cadeau che Nagoshi fa ai suoi "sorcini". Il prossimo è la bambola gonfiabile di lui vestito, in omaggio a chi prenota Yakuza 5. Ora...

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