venerdì 23 luglio 2010

12 cose da non fare in una notte di mezza+2 estate

Fa caldo. Novità?
E tu non sai più come riempire le pagine virtuali di questo stramaledetto blog, sempre più deciso a richiedere le ferie anticipate. Spulcia spulcia, nel mondo coloratissimo di blogger.com pare non esistano. Quindi il lenzuolo cibernetico dovrà attendere più e più giorni almeno almeno quanto l'Autore, che comunque di cose da sistemare, aggiustare, fare, disfare ne ha ben parecchie.
Ecco il veloce promemoria delle dodici fatiche di chi scrive quaggiù (voi potete chiamarlo Conte Dino), diluite in dodici meno uno due tre quattro cinque. Roba da sorpassare il primato di quella femminuccia di Ercole e pure dei consunti Asterix e Obelix nel mai dimenticato lungometraggio d'esordio.
1) la più terribile. Incubo di ogni vacanziere (esiste, esiste!), livello 99 di ogni essere umano alle prese almeno una volta con Tetris, prova suprema chemaineancheZeuscioè: le valigie o valige, una dicotomia che terrorizza anche l'Accademia della Crusca, figurarsi te che di farina proprio non t'intendi (finissimo riferimento, coglibile solo da lettori iniziati e -giusto perchè le cazzate devono avere compagnia- neoplatonici). Quelle della montagna (già si pregusta il dolce profumo degli scarpone dopo un altro anno d'invecchiamento), quelle urbane del post 15 Agosto e quelle marittime del pezzente arenatosi lungo la Cote d'Azur.
2) la più scassapalle. Rasare il prato. Quello stronzo lo hai già tagliato ben due volte da quando il termometro si è deciso di andare sempre oltre i 35 gradi. Coincidenza?
Ora la terza perchè è lungo e bla bla bla. Il genitore spiega di un circolo vizioso: se secca va bagnata, ma ehi se va bagnata cresce. La virtù puoi essere tu, il tuo tagliaerbe è solo l'estensione di mente e braccio. Ricorda: mente e braccio.
Ier sera, grazie al tacito accordo coi nuvoloni grigi, hai scampato la gratuita incombenza, ma il Sole d'esto pomeriggio invita alla gradevole tosatura.
3) gli ultimi servizi giornalistici da scrivere e impacchettare. Vanno evasi gli impegni presi settimane dietro e come d'accordi intendi sgombrare la mente dalle favole videoludocinematografiche. Anche perchè (e gli ultimi interventi sul blog) hanno dimostrato che nel corso del mese di Luglio hai fatto fuori tutte le parole annidatesi nella debole testolina.
La cosa viene ripagata e dalla sempre gradita remunerazione in natura (verdure del contadino già già) e da piccole soddisfazioni raggranellate dal tuo network. Come il trailer italiano di Tron Legacy in esclusiva per tutto il week end...
4) le domande esistenziali che attanagliano chiunque s'attribuisca facoltà di spignattare tra i fornelli, da Marchesi a Gusteau: come condire la pietanza del mezzogiorno? Sulla pasta che ci metto, patè d'olive o patè d'olive nere? Scartato a priori il sugo di radicchio e speck, estrapolato freddo freddo dal frigorifero.
L'uomo diventa più barbaro in assenza della passata di pomodoro...
5) c'è un Dreamcast giappofilo da acquistare, che quello PAL ormai si è rotto il cazzo di essere riavvitato per risolvere in modo sempre più pressapochistico il Reset. Quelli prodotti e molte leghe da qui dicono di non avere problemi di tale sorta e dicono che si pappano ben volentieri i tuoi quasi trenta videogame JAP per la macchina dei sogni. Senza l'antipastino a base di boot disc richiesto dall'ingordo collega europeo...
6) Verona t'attende. Il Maestro pure. Ma cazzo sto alberghetto lo si vuole o no scovare?
E il pensiero corre anche a Lucca.
7) Napolitano stamattina alla Cerimonia del Ventaglio (con la stampa parlamentare prima della pausa estiva. Tutti a Ponte di Legno ora! Dai Giannini vieni, non farti sempre pregare. Ti chiamo io...) stava col gomito penzolante nel leggere il suo discorso. Sciatto e accaldato, la schiena non ha voluto rispondere all'esigenza di stare ritta e così Giorgio da Napoli si è piegato alla licenziosa posa, come il liceale alla sesta ora del Venerdì.
La stanchezza si fa sentire: tutti i trenini con Fini dal Martedì passato, giusto? E allora pepepepepe.
8) Sottoelenco. I film da vedere assolutolissimamente. Il dittico Studio Ghibli con Mimi wo Sumaseba del compianto Yoshifumi Kondo (visto giusto ieri. Bello, non bellissimo: registicamente poteva osare di più. Sarebbe una bella proposta cinematografica per chiunque, ma si scontra con la pregiudiziale avversione verso cinema d'animazione e racconto di formazione, confuso ahimè con bibitoni adolescenziali e gretti amoretti alla Moccia) e il mezzo seguito Neko no ongaeschi (tra la commercialata e il mediometraggio. Si vedrà).
Poi quel bel satanasso de Il Mucchio Selvaggio, uno degli ultimi western propedeutici al tuo diploma di pistolero, il melanconico L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (nome che purtroppo in qualcuno evoca coglioni afflosciati. Non è così naturalmente, flaccidi paganti di cinematografia ammerrighana).
9) Due di Bungie, ti dice il PR di Microzozz. Ma ahimè nessun dettaglio su modalità di trasferimento. Controlla il sito ATM ti fa: e grazie al cazzo.
Martedì da Microzozz in quel di Segrate (ecchè?) per testare Halo Reach. Ultimo rantolo estivo di press conference, prima che Colonia volti pagina e introduca la stagione natalizia. Ma della fiera tedesca tu potrai sbattertene, o meglio seguirla da mero appassionato.
Ritornando ad Halo puoi dire che il primo, finito un paio di giorni fa, rimane giustamente famoso per aver traghettato gli FPS su console e di aver fornito nuove definizioni al termine frustrazione. Perchè non puoi affrontare un volo col Banshee dall'altezza A (300 e qualcosa metri) all'altezza B (tra 0 e -3 metri) affrontando in contemporanea: tre astronavi come le tue che sorvelano il fottuto canyon ad intervalli regolari, un pertugio roccioso grande quanto il tuo orifizio posteriore (leggasi: assai minuto. Giusto per ridimensionare volgari battutine. Siamo signori qui...), due torrette appena oltre la cavità, un centinaio di Covenant ad attenderti e per chiudere in bellezza un'insignificante comparsa munita di lanciarazzi. Quest'ultima è anche la più stronza.
Per non citare -causa spoiler- la mitica sezione finale. Ahahahah...
10) appunto futile e inutile. Pensare alle prove universitarie da affrontare in quel di Settembre e oltre. Studia studia studia.
11) Pensare che la seconda metà di Luglio trasmette quella sensazione di totale apatia propria di solito della fascia oraria 19-20. Quella scelta dal TG3 per dire le sue cose di sinistra; puro caso.
Quella dove un giorno finisce, ma incomincia la notte. Quella dove urgono bilanci su quanto prodotto e assaporato addietro, quella dove si getta lo sguardo al futuro più o meno prossimo.
Semplicemente quella descritta nell'Uomo che Cammina da Taniguchi.
Quella in cui è sempre piacevole sedersi in terrazza con un buon libro, ascoltare musica rilassante tipo questa e guardare il sole che cala le proprie palpebre. Il profumo della natura rigogiosa fa il resto.
12) mettere il corsivo a questo post chilometrico. Non lo farò. E nemmeno immagini.

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